Il grasso viscerale è che quello che comunemente viene chiamato grasso addominale. Si deposita all’interno della cavità addominale, tra gli organi interni. L’addome risulta così ingrossato e può apparire quella che comunemente chiamiamo “pancetta”. Ma la verità è che non si tratta solo di un inestetismo. Un eccesso di adipe a livello addominale può alterare significativamente lo stato di benessere.Tenerlo monitorato è quindi fondamentale.
Scopriamo pertanto come misurarlo e tenerlo sotto controllo con alcune strategie.
Le misure del benessere:
Esistono alcuni metodi “fai da te” scientificamente riconosciuti per tenere sotto controllo l’andamento del grasso viscerale. Tutto quello che serve è un metro da sarta e il rilevamento delle seguenti misure:
Strategie per ridurre il grasso viscerale:
Per ridurre il grasso accumulato a livello viscerale è essenziale sia effettuare esercizio fisico con costanza e metodo sia adottare un’alimentazione ipocalorica antinfiammatoria. La Zona in tal senso si rileva una preziosa alleata. È necessario infatti adottare un’alimentazione ipocalorica bilanciata a medio-basso indice glicemico, evitando cioè gli zuccheri, i pasti abbondanti e assumendo nelle giuste proporzioni tutti i nutrienti. Anche i grassi, infine, hanno il loro impatto sul benessere e sul grasso viscerale. Tra questi gli acidi grassi omega 3 si rivelano preziosi.
Per quanto riguarda l’attività fisica, i risultati degli studi sono chiari: i tipi di allenamento più adatti per ridurre l’adipe viscerale sono di tipo aerobico prolungato a medio-bassa intensità, come ad esempio il nuoto, il cammino, la corsa o il ciclismo a ritmo tranquillo e l’allenamento intervallato ad alta intensità anche conosciuto come HIIT (high intensity interval training). L’HIIT in particolare si rivela un vantaggio per coloro che non hanno molto tempo da dedicare all’attività fisica. Sono infatti sufficienti 20 minuti di attività fisica intensa intervallata (fasi di alta intensità seguita da fasi di bassa intensità, ripetute ciclicamente) 3-4 volte a settimana per avere ottimi risultati (contro i 40-45 minuti minimi necessari per l’allenamento prolungato e continuo).
Non ultimo anche la gestione dello stress è fondamentale per ridurre il grasso accumulato. Nello specifico, la durata e la qualità del sonno notturno si rivela fondamentale sul dimagrimento e sull’attivazione dei processi che portano alla ricerca del cibo.
A cura di Elena Casiraghi, PhD – Equipe Enervit