Dieta post-vacanze? Come tornare in forma senza stress!

L’estate non è ancora finita ed è già tempo di rientrare al lavoro dopo un periodo di meritato relax. Ma il cosiddetto back to work, anche in regime di remote working o smart working, non è mai semplice. Una volta entrati nello mood vacanziero infatti, uscirne non è semplice. Anche perché tornare ai ritmi lavorativi spesso coincide con il riprendere sani abitudini alimentari e cominciare un periodo di detox. Sì, perché se è vero che l’estate è il momento perfetto per tornare in forma, è altrettanto vero che se non si fa attenzione, si rischia di accumulare qualche chilo di troppo. E allora, la nostra dieta post-vacanze per tornare in forma, può trasformarsi in una sana abitudine quotidiana. Per stare sempre in forma, senza stress né eccessi. E a proposito di eccessi, occorre fare una piccola premessa.

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Il fenomeno della globesity


Negli ultimi 70 anni, il nostro Paese è passato dall'avere un terzo della popolazione in stato di sotto-nutrizione, al sovrappeso di quasi il 60% degli italiani; dati preoccupanti, soprattutto in età infantile. Il fenomeno della globesity (termine coniato per indicare una vera e propria emergenza globale) rappresenta un problema per la nostra salute. Perché ci troviamo in questa situazione? Semplice: mangiamo male e ci muoviamo poco, ovvero assumiamo più calorie di quante ne bruciamo.
Ciò accade anche d’estate, quando capita di concedersi qualche sfizio in più. Con la conseguenza di rientrare al lavoro appesantiti e anche un po’ malinconici, affetti dal cosiddetto “stress da rientro”, un fenomeno simile al noto “Blue Monday” dei primi giorni dell’anno.


Tornare in forma, senza stress


Può sembrare banale, ma per tornare (e rimanere) in forma senza stress, occorre adottare un’alimentazione corretta e praticare regolarmente attività fisica. Forse sorprenderà sapere che il processo di accumulo di grassi comincia nel cervello. In particolare nell’ipotalamo, l’area dedicata al controllo decisionale su quanto e quando mangiare.
Le informazioni su cui si basa l’ipotalamo sono di natura puramente ormonale, ovvero dipendono dalla composizione in macronutrienti del pasto. I livelli nel sangue di ormoni come Insulina, Leptina, Peptide YY e GLP-1, sono legati all’assunzione rispettivamente di carboidrati, grassi e proteine, e determinano l’input dell’appetito da parte dell’ipotalamo al cervello. Ecco perché è importante far arrivare le giuste informazioni all’ipotalamo.


L’ipotalamo, il server del controllo ormonale


Riassumendo quanto detto, possiamo considerare l’ipotalamo come una sorta di server del controllo ormonale. Un’alimentazione sbilanciata, quindi, fa sì che l’ipotalamo vada in tilt inducendo la persona a mangiare ed ingrassare di più.

 

La soluzione è una strategia alimentare bilanciata


Per risolvere lo stato infiammatorio e riportare l’appetito sotto controllo, la soluzione è adottare una strategia alimentare bilanciata nei macronutrienti che promuova la risoluzione dell’infiammazione cronica. La Dieta Zona consente di fare proprio questo. Come? Seguendo alcuni pratici consigli:
• equilibrate carboidrati, proteine e grassi in ogni pasto, prestando attenzione alla qualità delle loro fonti;
• non trascurate la colazione: il pasto più importante della giornata;
• fate pranzi e cene completi, con un apporto calorico proveniente per il 40% dai carboidrati “favorevoli” (verdure, frutta di stagione e cereali integrali come avena e quinoa), 30% da proteine nobili (pesce, carni bianche e legumi, questi ultimi sempre abbinati a cereali integrali) e 30% da grassi buoni (olio EVO in primis e frutta secca);
• non dimenticare gli spuntini (sempre bilanciati), perché sono il segreto per aiutare a mantenere sotto controllo la glicemia quando, tra un pasto principale e l’altro, passano più di 4 ore. Va benissimo un frutto accompagnato da 30 g di parmigiano, ma se si ha necessità di essere più pratici e veloci, i tanti snack EnerZona sono perfettamente bilanciati, senza rinunciare al gusto.

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Curare anche l’integrazione per sostenere il sistema immunitario


Seguire un’alimentazione bilanciata come la Dieta Zona aiuta a combattere l’infiammazione e lo stress ossidativo e contribuisce alla remise en forme dopo l’estate. Ma è importante curare anche l’integrazione, per sostenere il sistema immunitario. Come? Assumendo con l’alimentazione sia le proteine (cruciali per la produzione di anticorpi), che preziosi micronutrienti, come le vitamine D, C ed E, lo Zinco e il Selenio. Oltre a fibre, carotenoidi e polifenoli. Questi ultimi, in particolare, sono fondamentali nel contribuire a mantenere intatta la mucosa intestinale, una parte poco conosciuta del nostro organismo che regola molteplici aspetti di un buono stato di salute.

In ultimo, ma non per questo meno importante, la scienza ha dimostrato che per mantenere l’organismo in piena efficienza non vanno trascurati livelli ottimali di acidi grassi Omega-3 da fonti marine. Laddove fosse necessaria l’integrazione, è bene verificarne qualità e provenienza. Il consiglio è quello di selezionare Omega-3 in possesso di certificazioni IFOS, ORIVO e Friend of the Sea. Siete pronti a ripartire col piede giusto?

 

 

BIBLIOGRAFIA
Barry Sears “La Zona della risoluzione”, Verduci Editore 2019.
CREA, Linee guida per una sana alimentazione, revisione 2018.
Iddir M, Brito A, Dingeo G, Fernandez Del Campo SS, Samouda H, La Frano MR, Bohn T. "Strengthening the Immune System and Reducing Inflammation and Oxidative Stress through Diet and Nutrition: Considerations during the COVID-19 Crisis. Nutrients". 2020 May 27;12(6):1562. doi: 10.3390/nu12061562. PMID: 32471251; PMCID: PMC7352291.