BENESSERE
Nuovo studio sugli omega-3
i benefici di EPA e DHA nella gestione del peso
Nuovo studio sugli omega-3:
i benefici di EPA e DHA nella gestione del peso
by Equipe Enervit
Gli omega-3 EPA e DHA sono noti per i loro molteplici benefici: favoriscono il benessere cardiovascolare, contribuiscono alla funzionalità cerebrale e supportano il sistema immunitario. Oltre a questi effetti, il loro ruolo nello sport e sul recupero muscolare è sempre più studiato.
Ora, un nuovo studio* suggerisce che possano anche favorire la perdita di peso e migliorare la composizione corporea, grazie alla loro azione sul metabolismo e sull'infiammazione. Vediamo insieme cosa hanno scoperto gli studiosi.
Lo studio: obiettivi e metodologia
I ricercatori hanno condotto uno studio clinico randomizzato per valutare gli effetti di una dieta arricchita con EPA e DHA sui marcatori infiammatori e sulla composizione corporea.
I partecipanti erano tutti soggetti sovrappeso e stavano seguendo una dieta ipocalorica per perdere i chili in eccesso. Sono stati divisi in due gruppi:
- uno ha seguito la dieta integrando con 1,8 g di EPA e DHA al giorno,
- l'altro ha ricevuto un placebo attivo contenente l’omega-3 di origine vegetale ALA (acido alfa-linolenico)
La durata dello studio è stata di 8 settimane, durante le quali sono stati monitorati parametri chiave, come i livelli di interleuchina-6 (IL-6), indicatore dell'infiammazione sistemica, e trigliceridi. Inoltre, sono stati misurati parametri antropometrici, come le variazioni di peso e la circonferenza vita.
I risultati: minor infiammazione, miglior composizione corporea e riduzione dei livelli di trigliceridi
Al termine dello studio, il gruppo che aveva assunto EPA e DHA ha mostrato una riduzione significativa di IL-6 e MCP-1, due molecole coinvolte nei processi infiammatori legati all’eccesso di peso. Ciò suggerisce che l'integrazione con questo tipo di omega-3 possa avere un ruolo importante nel contrastare l'infiammazione cronica di basso grado, facilitando la gestione del peso e migliorando il benessere generale.
Inoltre, rispetto al gruppo placebo, i partecipanti che hanno assunto EPA e DHA hanno evidenziato una maggiore perdita di peso complessiva, in particolare negli uomini. Un altro dato rilevante è stata la riduzione della circonferenza vita: nei soggetti che hanno ricevuto EPA e DHA, la prevalenza dell’obesità addominale è diminuita del 35%, passando dal 95% al 60%, mentre nel gruppo placebo la riduzione è stata minima (5,6%).
Infine, si è verificata la normalizzazione dei livelli di trigliceridi nel sangue, sempre nei soggetti che hanno assunto EPA e DHA. Sebbene siano diminuiti in entrambi i gruppi, il calo è stato complessivamente maggiore nei partecipanti che hanno ricevuto EPA e DHA rispetto al placebo. Approfondisci nell'articolo dedicato al profilo lipidico.
Un'ulteriore conferma del ruolo degli omega-3
Gli effetti di EPA e DHA sulla riduzione dell’infiammazione e sul miglioramento del profilo lipidico sono già ben documentati e riconosciuti dalla comunità scientifica. Questo studio fornisce un'ulteriore conferma di questi benefici, rafforzando il ruolo di questi omega-3 nell'equilibrio metabolico.
L’interessante novità riguarda il loro potenziale effetto sulla composizione corporea: i risultati suggeriscono che EPA e DHA possano favorire la perdita di grasso e la riduzione dell’obesità addominale, un aspetto ancora oggetto di studio, ma che apre nuove prospettive sull’integrazione con omega-3 per la gestione del peso.
L'importanza del rapporto omega-6 / omega-3
Uno degli aspetti fondamentali per ottenere i massimi benefici dagli omega-3 è mantenere un corretto equilibrio con gli omega-6. Il rapporto ideale tra omega-6 e omega-3 dovrebbe essere compreso tra 1:1 e 5:1, mentre nelle diete occidentali moderne spesso si arriva a rapporti di 15:1 o superiori. Un eccesso di omega-6 può favorire l'infiammazione, poiché essi sono precursori di molecole pro-infiammatorie, mentre un bilanciamento ottimale aiuta a contrastarle e migliorare l’equilibrio metabolico.
Gli autori sottolineano l'importanza di incrementare il consumo di EPA e DHA, poiché nelle diete moderne l'assunzione di omega-3 è spesso insufficiente rispetto al fabbisogno ottimale per ottenere effetti benefici.
In tutti i casi di ridotto apporto o aumentato fabbisogno, l’integrazione di EPA e DHA aiuta a supportare il metabolismo e la composizione corporea, specie in chi segue un regime ipocalorico.
Omega-3 nella dieta: come assumerli?
Per ottenere questi benefici, è importante assicurarsi un adeguato apporto di omega-3 attraverso l'alimentazione o l'integrazione. Le migliori fonti di EPA e DHA sono:
- Pesce azzurro (sgombro, sardine, alici, aringhe)
- Alghe marine
Fonti vegetali come semi di lino, noci e semi di chia contengono acido alfa-linolenico (ALA), che però ha una conversione limitata in EPA e DHA.
Se l’apporto alimentare non fosse sufficiente, l'utilizzo di integratori può rappresentare una strategia efficace. Tuttavia, è fondamentale scegliere prodotti di alta qualità, privi di contaminanti e con un buon equilibrio tra EPA e DHA. Gli integratori certificati e purificati garantiscono un migliore assorbimento e minori rischi legati alla eventuale presenza di molecole inquinanti.
ConcludendoImportanti studi suggeriscono che adeguati livelli di omega-3 possano offrire benefici significativi:
Per ottenere questi benefici, scegli fonti di qualità, inserendo almeno 2-3 porzioni a settimana di pesce, meglio se azzurro, e, in caso di necessità, valutando l’assunzione di integratori certificati con dosaggio ottimizzato di EPA e DHA in rapporto 2:1. |
Bibliografia
* Torres-Vanegas J, Rodríguez-Echevarría R, Campos-Pérez W, Rodríguez-Reyes SC, Reyes-Pérez SD, Pérez-Robles M, Martínez-López E. Effect of a Diet Supplemented with Marine Omega-3 Fatty Acids on Inflammatory Markers in Subjects with Obesity: A Randomized Active Placebo-Controlled Trial. Healthcare (Basel). 2025 Jan 8;13(2):103. doi: 10.3390/healthcare13020103. PMID: 39857130; PMCID: PMC11764561..
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