Omega 3 e infortuni nei podisti: lo studio dell’Equipe Enervit

 

Stefano Righetti - Equipe Enervit


Uno studio condotto dai ricercatori dell’Equipe Enervit e pubblicato di recente sull’European Journal of Sport Science (EJSS), rivela come nei podisti la probabilità di infortunarsi sia fortemente correlata a i bassi livelli di Omega-3 Index e un elevato rapporto AA/EPA. Più degli altri fattori di rischio conosciuti finora.

Nei podisti, il rischio di infortunio da sovraccarico è molto frequente, con un’incidenza fra 2.5 e fino a 33 infortuni ogni 1000 ore di corsa. E si presenta quando il carico ripetuto a livello di tendini, articolazioni, muscoli, supera la capacità di adattamento del tessuto. Sono numerosi i fattori che possono incidere, quali il volume/frequenza/intensità di allenamento o le caratteristiche dell’atleta (anni di attività, età, BMI).

Tuttavia, sebbene in passato fosse stato dimostrato che gli Omega-3 potessero modulare positivamente l’infiammazione, lo stress ossidativo e i markers di danno muscolare post-attività, fino a oggi non c’era alcuna evidenza che un intervento o una variabile legata alla dieta , potessero essere correlati con la probabilità di infortunarsi.

Omega 3 infortuni 1

Lo studio dell’Equipe Enervit sui podisti


Sono stati arruolati 275 podisti, con più di 18 anni. Nessuno di loro stava assumendo supplementazioni con Omega-3 o antiossidanti. Tutti, da almeno un anno, si allenavano 3 o più volte alla settimana. Ognuno di loro, poi, è stato sottoposto a un questionario, con l’obiettivo di raccogliere le caratteristiche dell’allenamento e di eventuali infortuni da sovraccarico nei 12 mesi precedenti. Contestualmente, è stato eseguito loro un prelievo di sangue capillare da un dito per valutare l’Omega-3 Index e il rapporto AA/EPA.


Il 50% dei podisti aveva subito un infortunio da sovraccarico


I soggetti erano per il 73.5% uomini, con una età media di 41.20 ± 12.47 anni, si allenavano da 8.53 ± 8.29 anni, per 49.72 ± 23.27 km/settimana e gareggiavano da 12.95 ± 12.11 anni. Nell’anno precedente, il 50.9% aveva subito un infortunio da sovraccarico. Nota interessante: chi era incappato in questo tipo di infortunio registrava più bassi valori di Omega-3 Index (3.35 ± 1.63 VS 4.58 ± 1.50, p<0.0001) e valori più alti di AA/EPA (20.84 ± 8.97 VS 17.70 ± 7.86, p=0.002).


Bassi livelli di Omega-3 ematici, elevato rapporto AA/EPA = maggiore rischio di infortuni


All’interno di una analisi multivariata, in cui erano considerate anche numerose variabili, conosciute dalla letteratura per essere predisponenti all'infortunio, ovvero età, BMI, anni di allenamento, numero di gare all’anno, km di allenamento a settimana, i valori più bassi di Omega-3 ematici e l’elevato rapporto AA/EPA erano i fattori più fortemente associati al rischio di infortunio da stress nei 12 mesi precedenti (Omega-3 Index Exp β = 0.387; 95% CI 0.287–0.544; p < 0.0001; AA/EPA Exp β =1.927; 95% CI 1.88–1.97; p = 0.008).

Non solo, chi aveva subito infortuni ripetuti nell’anno precedente, aveva valori più bassi di Omega-3 Index e valori più alti di AA/EPA, rispetto a chi aveva avuto un solo infortunio.

In conclusione
Ridotti livelli ematici di Omega-3 Index (EPA+DHA) e un elevato rapporto fra Omega-6/Omega-3 (AA/EPA) sono fortemente associati con il rischio di infortunio da sovraccarico nei podisti . Potenzialmente, assumere supplementi contenenti Omega-3 e diminuire l’apporto con la dieta di Omega-6, può ridurre la probabilità di incorrere in infortuni.

 

Bibliografia
Sergio Davinelli, Mariano Intrieri, Sawan Ali, Stefano Righetti, Luca Mondazzi, Giovanni Scapagnini & Graziamaria Corbi. Omega-3 index and AA/EPA ratio as biomarkers of running-related injuries: An observational study in recreational runners. European Journal of Sport Science, 2021 Nov 18:1-9.