Ciclismo su strada e Ciclocross, Silvia Persico si racconta

 

by Equipe Enervit


Nonostante i due podi sfiorati ai recenti Mondiali Ciclocross di Hoogerheide, l’ultimo anno di Silvia Persico è stato da incorniciare. La venticinquenne bergamasca ha fatto un bel passo avanti, sia nella fiducia in se stessa che nel palmarès: maglia tricolore sulle spalle ai Campionati Italiani di CX (per il 2° anno consecutivo), bronzo al Mondiale CX di Fayetteville (USA) e ai Mondiali su strada in linea a Wollogong (Australia), e tanti ottimi piazzamenti; su tutti, il 7° posto al Giro d’Italia e il 5° al Tour de France.

Silvia Persico | Enervit@sprintcyclingagency 

Anche il 2023 è iniziato con una bella novità: la firma di un nuovo contratto che, per le prossime tre stagioni su strada la vedrà vestire la maglia dell’UAE Team ADQ. Abbiamo raggiunto la campionessa di Alzano Lombardo proprio negli Emirati Arabi, subito dopo il 3° posto all’UAE Tour, la corsa che, dopo il successo dell’edizione maschile, ha debuttato nel calendario del Women’s World Tour, segnando l’avvio ufficiale di una nuova stagione di ciclismo femminile.

Hai chiuso la stagione 2022 con 4° posto individuale e un 5° nel Relay Team ai Mondiali CX di Hoogerheide. Al di là del risultato, cosa è andato bene e cosa invece è da migliorare?


"Chiudere con un terzo posto avrebbe avuto un sapore diverso, ma sono comunque molto soddisfatta, perché nei giorni precedenti avevo avuto qualche problema fisico. Successivamente, riguardando le gare con il mio coach, ci siamo resi conto che, nonostante le condizioni non ottimali, tutto sommato è andata bene. Sono pur sempre tra le prime cinque. Forse più che migliorare devo compensare. L’anno scorso mi sono allenata molto di più per il ciclocross con allenamenti specifici, quest’anno ho pensato maggiormente alla stagione su strada."

In cosa ti senti migliorata rispetto a qualche anno fa?


"Sono cresciuta tanto mentalmente. A livello fisico mi sento sempre abbastanza forte, ma negli ultimi due anni ho acquisito consapevolezza, anche in allenamento. E ho affrontato tutto in maniera diversa. Credo sia scattata una molla nella mia testa, che mi ha fatto approcciare diversamente tanti aspetti, compresa la gestione della fatica."

Sei nel pieno della maturazione sportiva e ti appresti a cominciare un nuovo percorso professionale con la maglia dell'UAE Team ADQ. Cosa ti ha spinto ad accettare questa nuova sfida?


"Tante squadre mi hanno cercata, ma credo che UAE ADQ sia quella più adatta a me per il suo progetto a lungo termine. E poi, parlando con le altre italiane della squadra (Bastianelli, Bertizzolo, Consonni, Gasparrini, Magnaldi, Tomasi e Trevisi, ndr), ho avuto subito l’impressione di un clima molto familiare in cui sentirmi “a casa”, proprio come succedeva in Valcar. Del resto, il Team UAE Emirates è anche uno dei migliori a livello maschile."

Silvia Persico Team UAE ADQ | Enervit@sprintcyclingagency

Parliamo di integrazione. Vedi punti di contatto tra il ciclismo su strada e il ciclocross, o vanno trattati diversamente?


"Le differenze principali risiedono nel tempo di gara (oltre le 3 h su strada, circa 50’ nel CX) e nel tipo di pedalata. Per quanto riguarda l’integrazione, invece, l’avvicinamento alle gare è molto simile. Nel ciclocross, per esempio, prima della gara prendo degli aminoacidi BCAA 2:1:1, durante un Isotonic Gel e dopo l’arrivo, entro 30’, non può mancare R2 Recovery Drink. Anche su strada la strategia di base è questa, ma aggiungo delle barrette energetiche o rice cake, alimentandomi ogni 30’."

Quanto è importante per te l’integrazione in allenamento? E che consiglio puoi dare agli amatori sotto questo punto di vista?


"Può sembrare scontato ma l’integrazione è davvero fondamentale, soprattutto in allenamento: è proprio in questa fase che ci si abitua a mangiare e bere ogni 30’, facendo sì che stomaco e intestino assimilino al meglio anche sotto sforzo. Alimentarsi solo durante le gare, porta ad improvvisare e può compromettere la prestazione. Il consiglio che posso dare è di essere sempre consapevoli di ciò che assumete e di come lo fate. Dedicare un po’ di tempo alla scelta degli integratori è necessario per capire quanti e quali prodotti ci portano maggiore vantaggio."

Quali sono i tuoi prodotti irrinunciabili in una gara di ciclismo su strada e in una di ciclocross?


"Quelli che ho citato prima nella mia strategia di integrazione. A cui aggiungo le maltodestrine, che utilizzo in allenamento, e la glutammina, come supporto contro la fatica muscolare."

Sei tra le atlete più rappresentative di un ciclismo femminile in continua crescita. Come vivi la responsabilità di essere un esempio per tante giovani atlete? E quali consigli puoi dare alle ragazze che stanno iniziando un percorso agonistico?


"Alle ragazze dico di divertirsi. La bicicletta è un divertimento, prima che un lavoro. Specialmente agli inizi, siate leggere e godetevi ogni momento, perché quando le cose diventano più serie, rimanere sempre sul pezzo richiede rinunce e qualche sacrificio. E questo si fa solo se c’è tanto amore per la bici. Divertirsi, credere che tutto sia possibile e lavorare con serietà per ottenere il risultato. Ecco la ricetta migliore."