Tre consigli per ritrovare l'equilibrio intestinale
di Elena Casiraghi
Mangiare in modo corretto è una delle cose più importanti che possiamo fare per il nostro benessere. Ma cosa significa "mangiare correttamente"? Si può riassumere con: scegliere gli alimenti migliori, nelle giuste quantità, equilibrandone l’apporto in macronutrienti e privilegiando quelli di stagione. Sebbene sembri più semplice a dirsi che a farsi, in realtà basta acquisire poche, buone abitudini e capire cosa faccia bene al nostro corpo e cosa, invece, sarebbe meglio evitare o limitare. Negli ultimi anni, gli scienziati hanno approfondito la relazione tra “mangiare meglio” e “sentirsi meglio”, osservando il ruolo chiave svolto dal nostro intestino. Oltre alla digestione e all'assorbimento delle sostanze nutritive, si è scoperto che l’intestino è una sorta di “secondo cervello”: contiene infatti milioni di cellule e fibre neuronali, che vanno a costituire un vero e proprio sistema di comunicazione continuativo e bidirezionale con il cervello stesso. In questo modo, quest'ultimo può influenzare l'attività intestinale e viceversa, attraverso un meccanismo che viene definito dagli scienziati “asse intestino-cervello”.
Ecco perché abitudini alimentari scorrette, come quelle che si instaurano nel periodo estivo, con ritmi meno regolari e qualche strappo alla regola in più, possono far insorgere sintomi fastidiosi, in primo luogo la nota sensazione di gonfiore addominale. Vediamo, dunque, alcuni pratici consigli per ritornare in forma e ritrovare il nostro equilibrio!
Occhio agli zuccheri
Il tratto finale dell’intestino è “abitato” principalmente da due famiglie di batteri, i Firmicutes e i Bacteroidetes, che dovrebbero "convivere" in proporzioni ben determinate. I Bacteroidetes dovrebbero prevalere leggermente rispetto ai primi, in quanto si è osservato che una quota superiore di Firmicutes si riscontra per lo più in persone obese o sovrappeso, con un dieta spesso caratterizzata da eccessi di zuccheri e alimenti ultra-processati. Al contrario, un’alimentazione corretta, con ampio spazio al consumo di alimenti vegetali favorirebbe una maggiore presenza di Bacteroidetes, che non a caso spesso prevalgono nelle persone normopeso.
In che modo la nostra dieta regola l’equilibrio tra queste due popolazioni batteriche, influenzando la nostra salute? Gli alimenti a base vegetale apportano fibre e polifenoli, i famosi antiossidanti di cui sono particolarmente “ghiotti” i nostri amici Bacteroidetes, i quali possono utilizzarli per dar luogo ad un'azione anti-infiammatoria e ad un'accelerazione del metabolismo.
Quali alimenti dovremmo dunque inserire nella nostra alimentazione per assicurarci un buon apporto di fibre e polifenoli? Tra le scelte migliori possiamo indicare:
- Avena decorticata;
- carciofi;
- lenticchie;
- piselli;
- melagrana;
- lamponi;
- mirtilli.
Alimenti amici...
Per la loro azione diretta sulla muscolatura intestinale e per gli effetti antinfiammatori, la letteratura scientifica ha identificato anche altri alimenti amici dell’intestino.
Vediamo quali sono:
- Finocchi;
- aneto;
- zenzero;
- menta;
- tè verde.
Con il loro effetto depurante, i finocchi sembrano in grado di svolgere un’azione detox sul fegato e l’intestino. Perfetti se consumati crudi e a fine pasto, dei finocchi non si butta nulla, neanche la “barba”, che, aggiunta all’acqua dei legumi, può aiutare a contrastarne gli effetti “indesiderati”. Lo zenzero favorisce i processi digestivi, mentre la menta piperita contribuisce a rilassare la muscolatura liscia dello stomaco e dell’intestino, agevolando l’eliminazione delle scorie e dei gas addominali. L’aneto, con le sue proprietà antimicrobiche e il tè verde, dall’effetto antinfiammatorio, sono infine ottimi alleati rispettivamente contro spasmi e meteorismo, e contro l'acidità di stomaco.
…ricchi in polifenoli!
I polifenoli sono prodotti dal metabolismo di molte varietà di frutta e verdura, normalmente con una funzione difensiva.
Sapevi che… ….alcuni polifenoli hanno un sapore amaro, per scoraggiare il consumo della pianta da parte degli erbivori, mentre altri contrastano gli attacchi di funghi o batteri e altri ancora, "colorando" la buccia dei frutti, ne invogliano il consumo da parte degli animali frugivori, per favorire la dispersione dei semi. |
Nel campo della nutrizione, gli effetti benefici dei polifenoli sono oggetto di una crescente attenzione da parte di nutrizionisti, ricercatori ed esperti; in particolare per via delle loro proprietà antiossidanti, antibatteriche e di supporto alla microflora intestinale, utili a contrastare gli effetti derivanti dai cambi di stagione e da ritmi di vita poco regolari.
Quali sono gli alimenti più ricchi di polifenoli? In generale la frutta e le verdure "colorate", i legumi, alcune spezie (in particolare la curcuma), il cacao, l'olio d'oliva EVO, il vino rosso (ma attenti a non esagerare..) e il tè verde.
Sapevi che… …la fonte migliore di polifenoli in natura è rappresentata dal maqui, un piccolissimo ma potente mirtillo originario della Patagonia cilena, sia in concentrazione che a livello di biodisponibilità, perchè i particolari polifenoli di cui è ricco, le delfinidine, sono solubili in acqua, per cui altamente biodisponibili. |
La grande varietà dà tante opportunità di assumere buone dosi di polifenoli diversi ogni giorno: l’importante è riservare sempre il giusto spazio agli alimenti più ricchi nei diversi pasti… dalla colazione, agli spuntini, a pranzo e cena, le occasioni non mancano. Con pochi e semplici accorgimenti e un po’ di consapevolezza in più, sarà possibile prendersi cura del proprio intestino ed affrontare l’autunno al meglio. Basta ricordare di:
- Privilegiare alimenti ricchi di fibre;
- scegliere frutta e vegetali ricchi in polifenoli;
- limitare il consumo di alimenti dolci e ultra-processati.
Un po’ di costanza e attenzione vi permetteranno di ristabilire il vostro benessere generale. Non c'è momento migliore di adesso per cominciare!
Bibliografia:
- Cardona F. et. Benefits of polyphenols on gut microbiota and implications in human health. J Nutr Biochem. (8):1415-22, 2013.
- Sorrenti V. Et al. Cocoa Polyphenols and Gut Microbiota Interplay: Bioavailability, Prebiotic. Nutrients. 12(7):1908. 2020
- Serafini F, Strati F, Ruas-Madiedo P, et al. Evaluation of adhesion properties and antibacterial activities of the infant gut commensal Bifidobacterium bifidum PRL2010. Anaerobe. 2013;21:9-17