Tre Campionati del Mondo Mountain bike XCE vinti a 20 anni: la preparazione di Gaia Tormena

by Equipe Enervit


A 20 anni, la valdostana Gaia Tormena si è confermata per la terza volta consecutiva Campionessa del Mondo di Mountain Bike XCE, diventando di fatto la regina dell’Eliminator.

Gaia Tormena campione del mondo

Quest’anno la sua stagione è stata davvero incredibile: oltre ad averla chiusa in bellezza con il quarto titolo mondiale, Gaia ha conquistato anche il titolo italiano ed europeo XCE e quello italiano Enduro, altra specialità della MTB (diversa dal Cross-Country perché si gareggia in discesa) in cui la campionessa diverte e si diverte. In questi giorni, che per lei coincidono con l’inizio del meritato off season, abbiamo avuto la possibilità di incontrarla per fare due chiacchiere in relax sul suo mondo fatto di sport, allenamenti e passione.
Senza dimenticare l’alimentazione e l’integrazione sportiva, in gara e in allenamento.

Come ti sei avvicinata alla MTB e all’Eliminator?

"Mi sono avvicinata alla bicicletta da piccolissima e sono l’unica in famiglia. La prima gara in assoluto è stata all’età di quattro anni, mentre il mio debutto ufficiale nella disciplina Eliminator risale al 2015 in occasione del Campionato giovanile a Courmayeur. Avevo 13 anni, mi iscrissero senza dirmi nulla, ma mi piacque subito. Quando poi è subentrata la specialità Eliminator, mi attirava il fatto di affrontare gli ostacoli. Agli inizi gareggiavo nel Campionato Italiano (che ha vinto 2 volte, ndr) e con mio padre avevamo preso l’abitudine di guardare i tempi degli élite per confrontarli coi miei. Ci rendemmo subito conto che, pur essendo più giovane, non ero tanto lontana dalle più brave. Così pensammo che avremmo potuto provare a fare qualcosa in più."

In che anno hai vinto il tuo primo Campionato del Mondo XCE?

"Nel 2019 passai Junior e presi parte alla Coupe de France a Marsiglia. Caddi in semifinale e arrivai quinta, registrando però il miglior tempo sul tracciato. Quando mi resi conto che il tempo che avevo fatto era migliore di quella della Campionessa del Mondo in carica, quasi non ci credevo! Dopo l’esperienza marsigliese andai subito a gareggiare nel Campionato del Mondo  XCE. Volevo mettermi alla prova, fare esperienza e divertirmi. Visti i risultati, mio padre mi aveva consigliato di concentrarmi su questa disciplina. Ebbe ragione, perché proprio nel 2019, al primo anno in questa specialità, riuscii a piazzare un filotto importante: titolo Italiano élite, Coppa del Mondo, Mondiale ed Europeo."

Com’è stato vincere il Campionato del Mondo per la quarta volta consecutiva?

"Il percorso di Barcellona mi è sempre piaciuto, perché è adatto alle mie caratteristiche e presenta ostacoli complicati, che mi affascinano. Quindi non posso che essere felice di indossare e difendere ancora per un anno la maglia arcobaleno."

C’è stato qualche momento di difficoltà i?

"Ho avuto qualche difficoltà la settimana prima del Mondiale, per via di un po’ di stress pre gara, poi una volta arrivata a Barcellona, mi sono tranquillizzata. Quando ho corso la finale non mi sembrava nemmeno di giocarmi il titolo. Le francesi erano le più forti sulla carta e le temevo, ma sono riuscita a gestire bene la situazione, arrivando davanti con distacco. È stata una vittoria importante per la mia consapevolezza, e ho dedicato il Mondiale a tutti quelli che mi sono stati vicini, soprattutto dietro le quinte."

Nell’Eliminator si allena più l’esplosività o la resistenza?

"Direi entrambe, perché, anche se si tratta di percorsi brevi che richiedono esplosività, bisogna considerare che ci sono le batterie di qualifica. E, nel migliore dei casi, si arriva a fare la finale. Quindi è come se si facessero delle ripetute. Ecco perché anche la resistenza ha molta importanza."

Quindi la palestra ricopre un ruolo centrale nella tua preparazione?

"Assolutamente sì. Ed è sempre più importante ogni anno che passa. Nell’ultima stagione almeno due giorni a settimana li ho dedicati a lavori in palestra, divisi tra carichi ed esercizi a corpo libero. Sotto gara, invece, una volta a settimana. Inoltre, durante il periodo autunno-inverno, eseguo lavori di forza e resistenza anche con sessioni di allenamento indoor sui rulli."

Com’è la colazione di una Campionessa del Mondo di XCE?

"La mia colazione, in realtà, è più o meno sempre la stessa. Semplicemente perché mi trovo bene. Di solito mangio uno yogurt bianco con del muesli, del tè verde con un po’ di miele e due fette di pane tostato integrale con ricotta e marmellata. Questa per me è stata una piacevole novità, che mi ha consigliato Elena Casiraghi dell’Equipe Enervit. All’inizio non ne ero convinta, ma quando ho provato mi sono dovuta ricredere."

Cosa prevede la tua alimentazione quotidiana e quella in preparazione alla gara? Ci sono delle differenze sostanziali?

"Si, ci sono differenze. Quando non gareggio riesco facilmente a variare un po’ l’alimentazione, mentre quando sono in giro per gare tendo a privilegiare i cibi che già conosco. A ridosso della gara, invece, scelgo piatti semplici e non elaborati. A casa, frutta e verdura non mancano mai. Le riduco gradualmente a ridosso della gara, per eliminarle totalmente nelle ultime 24 ore prima del via. Il giorno prima della gara mangio riso e tacchino. Anche questo è un piccolo segreto che mi ha rivelato Elena: il tacchino è più alcalino del pollo e nelle gare sprint è meglio."

E con i dolci come ti comporti?

"Lo dico subito: a me piacciono! Però ho un approccio equilibrato. I miei pasti finiscono sempre con qualcosa di dolce: un quadratino di cioccolato, qualche mandorla o una fettina di pane integrale e marmellata. Non peso il cibo per un discorso di stress mentale che mi porterebbe ad accumulare peso. In questo momento mi sento molto in equilibrio e quindi cerco di mantenermi così."

Parlando di integrazione, quali vantaggi hai riscontrato nell’uso di Isocarb 2:1?

"Enervit Isocarb è un prodotto innovativo che mi permette di gestire la quota di carboidrati in maniera precisa. Ma in una gara di Eliminator cerco di alimentarmi inserendo anche altri integratori nelle fasi cruciali, dalle qualifiche fino alle finali. Gareggiando solitamente al pomeriggio, la mia strategia prevede il pranzo (lo stesso della sera prima della gara) e una barretta, nel caso in cui abbia ancora fame. Poi non mangio più nulla fino allo start. In gara porto due borracce: una con Isocarb 2:1 e un’altra con sola acqua. E nelle fasi finali mi aiuto con gel energetici e acqua."

Nutrizione Gaia Tormena

Quali gel preferisci assumere nelle fasi finali della gara?

"In gara caso cerco di gestirmi a sensazione, ma dipende da come mi sento e dalla tipologia di gara. Di solito prendo Isocarb fino alla semifinale. Poi, se sto bene, assumo solo un Isotonic gel, mentre se mi sento più stanca prendo uno Sport gel al lampone con caffeina, per un boost maggiore."

L’off season in Val d’Aosta e uno sguardo al 2023

Adesso Gaia si gode il meritato riposo tra le montagne della sua Val d’Aosta, ma già pensa alla stagione 2023. E alla nostra ultima domanda sui programmi imminenti, ha risposto in modo netto: “XCE o Enduro? È una bella scelta. Per ora continuerò con l’Eliminator ma tengo sempre una porta aperta perché, per fortuna, posso scegliere cosa fare!”.

 

XCE è l’acronimo di Cross-Country Eliminator (in pratica è la versione sprint del Cross-Country), un format che vede gareggiare gli atleti l’uno contro l’altro su tracciati corti (meno di 1 km) ma ricchi di ostacoli naturali e artificiali.
Come intuibile, la gara è a eliminazione. La prima fase prevede il giro di qualifica, in cui si parte uno alla volta. Poi, i migliori 32 tempi maschili e i migliori 16 tempi femminili accedono alle cosiddette “batterie”. Ed è qui che inizia la bagarre: si parte in gruppi da quattro. I primi due accedono alla fase successiva, gli altri due vengono eliminati. La gara termina con la finalissima per le prime quattro posizioni e con la “small final” dal quinto all’ottavo.