Come preparare il tuo bikepacking

 

by Equipe Enervit


Sperimentare la bellezza di viaggiare in bicicletta è un desiderio che negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede. Da dove iniziare se si decide di intraprendere un viaggio in bici di diversi giorni? La scelta della destinazione, il giusto mezzo tecnico, l’equipaggiamento e l’alimentazione, tutto deve essere commisurato al proprio livello di preparazione. Uno solo l’obiettivo: godersi il percorso. Fare “bikepacking” significa vivere ogni singola pedalata, scoprendo luoghi inesplorati, senza l’ansia del risultato.

Il tuo primo backpacking

Scegliamo la nostra meta


Nella scelta della nostra meta, vanno considerati distanza, durata del viaggio e difficoltà tecniche. Se si ha poca esperienza, è meglio non superare i tre-quattro giorni e scegliere una destinazione non troppo lontana, in territori già battuti. I primi viaggi in bicicletta servono, fisicamente e mentalmente, per apprendere un nuovo modo di pedalare. Non sottovalutiamo il fattore climatico: temperature troppo elevate o decisamente rigide richiedono un avanzato stato di preparazione, sia fisica che mentale.


Tracciamo il percorso


Scelta la meta, dobbiamo tracciare il percorso. Per preparare la traccia del viaggio esistono diverse app, anche gratuite, che permettono di impostare un itinerario sicuro in base al livello di allenamento e alla tipologia di bicicletta. Il consiglio, per chi è alle prime armi, è di non superare i 70-80 km al giorno, preferendo strade secondarie con fondo non troppo sconnesso e poco impegnative in termini di dislivello. Al peso della bici si sommerà quello di tutto l’equipaggiamento: ciò comporterà la diminuzione della velocità media, allungando i tempi di percorrenza.


Modalità bikepacking: ON!


Chi viaggia in bici è sempre alla ricerca del miglior assetto possibile, secondo le proprie esigenze ed esperienza. Il bikepacking cosiddetto “puro” prevede un assetto minimal, senza portapacchi e con borse agganciate direttamente sulla bici, per una migliore guidabilità del mezzo a discapito delle possibilità di carico. Per viaggi più lunghi, possiamo invece optare per un approccio più “cicloturistico”: con portapacchi e diverse borse, per “stivare” tutto il nécessaire.


La preparazione della bicicletta

Per itinerari a corto raggio, possiamo dotare la nostra bici (MTB o gravel) con:

  • copertoni adatti al percorso scelto, con sezione da 38 a 45;
  • borsa da telaio per integratori, smartphone, powerbank, camere d'aria, kit di riparazione gomme, cinghie elastiche e oggetti personali (utilissima la "supercolla");
  • borsa sottosella con l'equipaggiamento per la notte;
  • borsa da manubrio per l'abbigliamento;
  • luci a LED ad alta intensità, anteriori e posteriori;
  • ciclocomputer GPS.

Oltre i cinque giorni è bene aggiungere un portapacchi con borse più capienti, così da viaggiare in tranquillità, tra asfalto e strade bianche.


La preparazione delle borse

Se si sceglie di viaggiare in bici con assetto minimal è bene prevedere:

  • un cambio tecnico (con gambali e manicotti in caso di temperature rigide, e le fondamentali calze di ricambio);
  • due maglie tecniche (di cui una a manica lunga);
  • guanti corti e lunghi;
  • un cappellino sottocasco;
  • un cambio comodo per la sera;
  • un powerbank;
  • antipioggia e antivento;
  • borsa medica e necessario per la cura della persona;
  • un paio di infradito comode.

Per viaggi in bicicletta di una settimana e più, l’assetto minimal può essere rivisto in termini di capi, portandosi almeno due cambi. Un suggerimento utile è quello di portare con sé del detersivo liquido o del sapone di marsiglia, per lavare i propri capi a fine giornata. L’adozione di due borse laterali, vi consentirà inoltre di distribuire meglio il peso e favorire una pedalata più scorrevole.

Preparare le borse

L’importanza della nutrizione


L’aspetto nutrizionale in un viaggio in bici di più giorni non va sottovalutato. Gli integratori giocano un ruolo importante, perché sono sempre a portata di mano e ci aiutano a non rimanere "a secco" di energie nei momenti di maggiore intensità. Nella scelta delle soluzioni d’integrazione, prevediamo il giusto spazio nelle nostre borse, tenendo presenti le temperature che andremo ad incontrare.


Colazione alla partenza: sempre!

Il bikepacking non è una passeggiata. Con la sveglia all’alba, una media giornaliera di 6/7 ore in sella e la bici carica, la colazione rappresenta il pasto più importante della giornata (a pranzo e cena potrete rilassarvi un po'). Date le sollecitazioni che lo stomaco subisce durante la pedalata, meglio evitare yogurt, frutta e fibre e preferire una colazione semplice:

  • una barretta;
  • un caffè.

Considerando che, quando si parte, i negozi sono ancora chiusi, dopo un paio d'ore di pedalata potrete fermarvi per fare una seconda colazione più sostanziosa, che preveda anche un apporto proteico (per es. affettati magri).


Timing e scelta degli integratori

Trascorsa un’ora dalla colazione, è consigliabile cominciare ad alimentarsi con regolarità. Per viaggiare leggeri e ottimizzare lo spazio, risultano molto comodi integratori di carboidrati a base di maltodestrine e fruttosio da sciogliere direttamente in borraccia. Questi ci forniranno un apporto energetico nella quantità adeguata (mediamente 30 g di carboidrati/ora) a coprire le ore di pedalata. In una seconda borraccia da 500 ml, specie quando le temperature sono più alte, è bene sciogliere un integratore isotonico di sali minerali da sorseggiare ogni 20 minuti circa.
Nei viaggi più lunghi il nostro consiglio è di dedicare uno spazio solo agli integratori. L’ideale può essere una borsa agganciata al portapacchi o alla forcella, per contenere bustine di sali minerali e qualche gel e barretta energetica, meglio se a base di frutta secca per evitare che si sciolga. Saranno molto utili nei momenti in cui non incontrerete centri abitati per molte ore. A termine di ogni tappa, una busta di integratore per il recupero con aminoacidi vi aiuterà a predisporvi per la giornata seguente.

Bici e bikepacking
Più in generale è importante concedersi del tempo di qualità: facciamo una sosta lunga a metà del viaggio, andiamo alla scoperta dei luoghi che incrociamo lungo il percorso e la sera, a cena, concediamoci qualche sgarro in più. Bikepacking non è solo pedalare, perché, citando Nicolas Bouvier,“..in viaggio la cosa migliore è perdersi. Quando ci si smarrisce, i progetti lasciano il posto alle sorprese, ed è allora, ma solamente allora, che il viaggio comincia”.

Buon Viaggio!