Ce ne parla Elena Casiraghi, esperta in nutrizione
Quando parliamo di ormoni, pensiamo subito ai più sconosciuti: quelli sessuali, tiroidei, ecc. In realtà nel nostro organismo ne esistono un’infinità e svolgono un ruolo di messaggeri. Essi, infatti, intervengono in ogni funzione del corpo e veicolano le informazioni per contribuire alla necessaria risposta a conseguenti stimoli di origine fisica, chimica, biologica, ambientale, ecc.
Fino a poco tempo fa nessuno scienziato era a conoscenza del fatto che questi ormoni potessero risentire del nostro stile di vita che non significa unicamente abitudini e ritmi quotidiani ma anche alimentazione e qualità dell’attività sportiva.
Oggi si sa che il sistema ormonale è connesso da queste interazioni e legami che si ripercuotono sulla qualità della vita, sull’aspetto fisico, sull’invecchiamento, sulla longevità. Recenti ricerche scientifiche dimostrano che gli ormoni possono essere addirittura centinaia di volte più potenti dei farmaci.
È questa la base su cui nasce la Zona. E il suo obiettivo è proprio quello, attraverso la quantità degli alimenti ed il rapporto –o meglio il bilanciamento- dei nutrienti in essi contenuti, modulare gli ormoni e tenerli in equilibrio. Non sono insulina e glucagone che il nostro pancreas produce ogni volta che mangiamo. Si parla anche di cortisolo, comunemente conosciuto come “ormone dello stress”, quell’ormone, infatti, i cui livelli d’innalzano in occasione di fattori stressanti.
È un ormone molti importante per l’organismo, ma i suoi livelli devono esser tenuti a bada. Quando la sua produzione aumenta, crea nelle cellule l’insulino-resistenza che innalza i livelli di insulina ostacolando l’azione del glucagone e favorendo di conseguenza il deposito e la permanenza die grassi nelle cellule adipose dove rimangono bloccati. Inoltre alti livelli di cortisolo inibiscono la produzione degli eicosanoidi, ovvero metaboliti generati dalle membrane cellulari in caso di infiammazione.
I suoi livelli si innalzano non solo in situazioni di stress emotivi ma anche fisiologici come per esempio il digiuno prolungato, la mancanza di sonno e l’eccesso di esercizio fisico. Il primo modo pertanto per tenere sotto controllo la produzione di questi ormoni, ed in particolare dei livelli di cortisolo, è senza dubbio quello di scegliere uno stile di vita cosiddetto sano e non eccedere con l’attività fisica, fornendo adeguati recuperi alle sedute di esercizio fisico.
Ma un occhio di riguardo lo richiede l’alimentazione e la scelta degli alimenti e la loro quantità. Ciò che inseriamo nel nostro piatto e la frequenza con cui ci alimentiamo è un prezioso strumento per tener sotto controllo gli ormoni del nostro organismo, evitanto squilibri e favorendo così un benessere prolungato.
Fonte:
Braga G. La Zona è donna. Ed. Sperling & Kupfer